Dove e quando è nato il calciobalilla
Lo sapevi che? La storia del calciobalilla, il gioco del calcio in miniatura che appassiona grandi e piccini.
Chi non ha mai sentito parlare del calciobalilla? Ha fatto parte dell’infanzia di molti italiani
e permette di giocare e divertirsi insieme nei pomeriggi d’estate, al fresco
in una sala giochi oppure all’ombra di un pergolato in qualche oratorio.
Ispirato allo sport del calcio, il calciobalilla non è solamente un intrattenimento per grandi e
piccini ma una disciplina sportiva con una sua lega e tornei importanti a
livello italiano e internazionale.
Ma come
è nato il tavolo da gioco che oggi tutti conosciamo? Di chi è stata l’idea di raccogliere il
fascino del calcio per proporlo in una nuova, fantasiosa versione?
Storia del calciobalilla
Pur essendo piuttosto “recente” (ha poco più
di un secolo), la storia del calciobalilla
ha origini un po’ incerte. Il motivo è che vi furono tante menti che, nello
stesso periodo, idearono e brevettarono dei tavoli per giocare a una versione
miniaturizzata del calcio con nuove e originali regole.
L’azienda fondatrice del calciobalilla italiano, la Garlando, fornisce invece delle fonti affidabili
per quanto riguarda la nascita del gioco entro i confini nazionali.
Dopotutto il primo tavolo è strettamente legato al mestiere della famiglia e
alla crescita dell’impresa Garlando.
Facciamo qualche passo indietro, prima del
brevetto in Italia. Il calciobalilla probabilmente nasce a cavallo
tra le due guerre mondiali. In tre paesi
d’Europa, tre uomini progettano quasi contemporaneamente un tavolo per giocare
a una nuova versione del calcio. Gli inventori sono Broto Wachter, in Germania, del quale si conosce poco; Alejandro Finisterre, in Spagna, il
quale realizza un calciobalilla
professionale con gli omini sagomati e lo brevetta nel 1937; e infine il
francese Lucien Rosengart, operaio
della Citroen che progetta alcuni rudimentali tavoli. Prima di loro, nel 1922, in Gran Bretagna un
certo Harold Thornton brevetta uno strumento per giocare a football. Le idee di questi uomini riescono a
diffondersi in Europa a una velocità inaudita. I bar e i luoghi di ritrovo
accolgono i biliardini, i quali hanno un grande successo. Ma tutto è ancora
relegato a una nicchia.
Il
calciobalilla inizia a essere prodotto a livello industriale con i Garlando. La famiglia di Alessandria, composta da capaci artigiani, incontra un
personaggio proveniente da Marsiglia, Marcel
Zosso. Egli ha l’idea di fare affari con la produzione di biliardini e si
affida ai Garlando appena giunto in Italia. Zosso ha ben chiari i suoi scopi e ha bisogno
solamente di artigiani capaci di concretizzare il suo piano. La collaborazione
è vincente e la famiglia comincia a produrre i primi tavoli da gioco. Il resto è una storia di successo. Nei primi anni ‘50 l’impresa produce 12.000
calciobalilla e il nome dato al tavolo da gioco viene inserito persino nel
dizionario della lingua italiana.
Il marchio Garlando acquisisce importanza e
oggi è sinonimo di qualità e affidabilità. I biliardini non sono per nulla
passati di moda, anzi. Continuano ad appassionare e riuniscono persone diverse
che amano il calcio e il gioco da tavolo avvincente e divertente.
Come si svolge il gioco. Le regole del calciobalilla
Abbiamo parlato del calciobalilla Garlando. Ora è arrivato il momento di approfondire
il gioco vero e proprio. Come detto nei precedenti paragrafi, il
biliardino è liberamente ispirato allo sport del calcio. Si tratta di una
versione in miniatura, con propri strumenti e regole molto precise. Conoscere il regolamento ufficiale è
fondamentale per giocare a livello
professionale. Le regole sono riportate in maniera estesa nel
sito ufficiale della F.I.C.B. L’obiettivo
del gioco è uguale a quello del calcio: fare goal nella porta avversaria. Le squadre sono due, rappresentate da omini di
colore diverso (solitamente blu e rosso). Alcuni modelli di calciobalilla hanno una sola pallina da
utilizzare per tutta la durata della partita; altri invece presentano più
palline.
Chi
vince? La squadra che riesce per prima a fare 8 goal nella porta avversaria. Ogni tanto si cambia campo, solitamente dopo aver mandato per 7 volte
la palla in rete. I giocatori possono passare la palla tra omini
posizionati sulla stessa stecca e su stecche differenti. Quest’operazione può
essere eseguita per un massimo di 10 secondi.
Chi
inizia il gioco? Tutto viene lasciato alla sorte.
Infatti si posiziona la pallina in zona difensiva. Chi la lancia la sbatte
prima contro la sponda del campo da gioco. Durante la partita, chi subisce il
goal lancia la pallina successiva. Una curiosità: c’è chi si diverte a far
ruotare l’omino a 360°. Attenzione, se lo fai prima di tirare in porta, commetti
un fallo.
Queste sono le regole principali del calciobalilla. Questo gioco è
profondamente legato al calcio e ai suoi appassionati e ha accompagnato molti
bambini nei loro momenti più spensierati.
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